La domanda era in inglese perchè la sessione si è tenuta durante l'ora di lingua ed allora i ragazzi, dopo il canonico tempo dedicato alla ricerca, hanno risposto, in inglese, prendendo in considerazione: l'uso del linguaggio per manipolarci, il marketing, le neuroscienze.
Su sei gruppi presenti solo due hanno toccato lo stesso argomento e questo è uno degli aspetti positivi del lasciare a loro libertà di ricerca.
Al termine dell'esposizione al resto della classe da parte di ogni gruppo, ci siamo collegati con Kitty, dal Kansas, per condividere con lei le nostre scoperte, chiaramente in inglese.
Ancora una volta i ragazzi, pur essendo alla loro prima esperienza, (era una terza media che voleva sperimentare il metodo), si sono dimostrati attenti, curiosi, collaborativi.
Riccardo Lodi
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