Sarà la 19ma squadra di rugby realizzata in carcere per la Federazione Italiana Rugby quella annunciata questa mattina all’interno degli Istituti Penitenziari di Via Burla a Parma. Sarà guidata da Arturo Biancaniello, allenatore delle Serie C Rugby Colorno, penultima nata – in ordine di tempo – nella Società Biancorossa. “Voglio, prima di tutto, che i ragazzi si divertano. Poi insegnerò loro le regole da seguire che, se ci pensiamo bene, sono regole di vita. È mia intenzione insegnar loro anche il terzo tempo, quello più importante, quello che porta nuove amicizie. Il tempo del confronto e dell’inclusione” sono le parole del tecnico Biancorosso, decisamente emozionato ma pronto a questa nuova sfida.
I ragazzi sono i detenuti del carcere di Via Burla: 21 ragazzi curiosi di capire come rimbalza la palla ovale. Il progetto nasce da un’intuizione di Riccardo Lodi, organizzatore e amministratore dell’Associazione S.O.L.E Italia, ne ha parlato con Stefano Cantoni che persegue questo progetto da anni. Infatti, tanto lavoro tra la Società, il Direttore degli Istituti Penitenziari di Parma Dott. Valerio Pappalardo, Vice Direttore Dott. Andrea Romeo, il Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria degli Istituti Penitenziari Mauro Pellegrino, coadiuvato dagli operatori dell’Area Sicurezza, dai Funzionari Giuridico Pedagogici dell’area trattamentale diretta dalla Dott.ssa Maria Clotilde Faro che ha partecipato al progetto con la Dott.ssa Lea Bertolini e con il Dott. Filippo Bianchi, dal personale medico dell’area sanitaria e con la Prof.ssa Veronica Valenti, Garante dei Detenuti del Comune di Parma. Un vero e proprio lavoro di squadra che ha portato alla selezione di 21 ragazzi del circuito di media sicurezza.

Il Rugby Colorno già da anni ha in essere un progetto con il Tribunale di Parma: questo accordo permette ai detenuti in semi libertà di poter realizzare dei lavori all’interno della Società. Cantoni non esclude che un domani i detenuti del Penitenziario possano trovare la loro strada grazie proprio a questo sport come arbitri o allenatori: sarà un lungo percorso che ha disegnato segni di speranza sul volto dei futuri rugbisti.
Presente anche Stefano Cavallini, fondatore della squadra Dozza di Bologna, impegnato ora con il carcere di Ferrara: un esempio più che positivo il suo che ha visto diversi detenuti riabilitarsi grazie al rugby. E Jacopo Rosa, delegato allo sport del Comune di Colorno: “il Rugby Colorno è una Società seria: non solo perchè presente in tutte le Categorie della Federazione ma anche perché sono molto impegnati nel Sociale: prova concreta è la squadra di rugby integrato dei Bufali Rossi, nata oltre 10 anni fa.”